Mezzogiorno Europeo
Il presente lavoro deve le sue origini al suggerimento dell’amico Domenico Iannantuoni che mi ha sollecitato a ricordare il ruolo a cui è chiamato il Mezzogiorno italiano nel processo di integrazione europea e nello sviluppo dell’Italia nel contesto globale in cui viviamo2.Un lavoro contro lo stato attuale di maggior povertà alimentato da una politica ascara e orientata a voler continuare a mantenere tale condizione di differenza all’intero del Paese, quando addirittura incapace di porre rimedio.
L’idea, quindi, di un libro che pensi al Sud parlando dell’Unione Europea intesa come unione di persone, racconti del percorso comunitario che, dagli interessi degli Stati/Nazione, si muove verso quelli che arrivano direttamente a coloro che sono i portatori dei bisogni specifici dell’agire umano, ai bisogni di prossimità: in pratica, alle persone.
Tale percorso,che ci fa porre al centro dell’attenzione il “ben- essere” dell’uomo, nasce dalla lotta per la democrazia, di cui le grandi rivoluzioni sono state le interpreti e le fautrici, e si sviluppa nella costruzione della capacità di vivere in democrazia, per arrivare a concepire in maniera compiuta quest’ultima come forma di vita sociale.

Un percorso che i Paesi membri dell’Unione Europea hanno continuamente posto al centro dell’attenzione con il tendere in primo luogo allo sviluppo equilibrato delle diverse regioni europee, dalle più povere verso le più ricche, perché l’evoluzione democratica potesse condurre a soddisfare le esigenze della prossimità. Un processo di coesione (come viene definito) che ha alimentato sia le convergenze verso le esigenze a carattere generale relative all’insieme del “sistema Europa”, che quelle particolari riferite ai bisogni concreti dell’ economia di prossimità, vera destinataria dell’azione pubblica e privata. Una coesione che ha trovato la sua forza nella volontà di perseguire e di giungere alla democrazia partecipativa, ossia ciò che caratterizza le forme mature di convivenza umana. Che caratterizza il futuro di un mondo globale che non può non tendere verso una tale condizione.
Una politica di coesione tesa a ridurre le disparità economiche tra le regioni dei Paesi membri, ai bisogni della prossimità, dei cittadini e dei territori, che trova sostegno nella responsabilità sociale di pensare e gestire i territori, di fronte alle prospettive economiche che le esigenze della globalizzazione richiedono sin dalle espressioni più particolari della vita e dell’agire dell’uomo. Un percorso dove le economie più ricche e quelle più svantaggiate trovano reciproco sostegno e alimento.
Il processo dell’Europa unita è proprio tutto questo: un cammino nuovo nella storia del mondo, verso un’economia di prossimità guidata da una democrazia partecipativa, come dimostrano le diverse programmazioni e relative azioni comunitarie che si sono succedute nel tempo.

Pertanto, l’articolazione del testo è stata dettata da una riflessione sulla situazione del Mezzogiorno italiano chiamato ad un ruolo chiave in termini di sviluppo per il Paese Italia, ed a fornire un importante contributo al processo di integrazione europeo.
Infine, su quale futuro per il Vecchio continente nei prossimi decenni, con un accenno finale alle metodologie di sviluppo socio-economico dei territori, fondate sui principi della democrazia partecipativa a guida dello sviluppo della economia di prossimità che caratterizza il modo di essere dei cittadini europei.
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Mezzogiorno Europeo
Il presente lavoro deve le sue origini al suggerimento dell’amico Domenico Iannantuoni che mi ha sollecitato a ricordare il ruolo a cui è chiamato il Mezzogiorno italiano nel processo di integrazione europea e nello sviluppo dell’Italia nel contesto globale in cui viviamo2.Un lavoro contro lo stato attuale di maggior povertà alimentato da una politica ascara e orientata a voler continuare a mantenere tale condizione di differenza all’intero del Paese, quando addirittura incapace di porre rimedio.
L’idea, quindi, di un libro che pensi al Sud parlando dell’Unione Europea intesa come unione di persone, racconti del percorso comunitario che, dagli interessi degli Stati/Nazione, si muove verso quelli che arrivano direttamente a coloro che sono i portatori dei bisogni specifici dell’agire umano, ai bisogni di prossimità: in pratica, alle persone.
Tale percorso,che ci fa porre al centro dell’attenzione il “ben- essere” dell’uomo, nasce dalla lotta per la democrazia, di cui le grandi rivoluzioni sono state le interpreti e le fautrici, e si sviluppa nella costruzione della capacità di vivere in democrazia, per arrivare a concepire in maniera compiuta quest’ultima come forma di vita sociale.

Un percorso che i Paesi membri dell’Unione Europea hanno continuamente posto al centro dell’attenzione con il tendere in primo luogo allo sviluppo equilibrato delle diverse regioni europee, dalle più povere verso le più ricche, perché l’evoluzione democratica potesse condurre a soddisfare le esigenze della prossimità. Un processo di coesione (come viene definito) che ha alimentato sia le convergenze verso le esigenze a carattere generale relative all’insieme del “sistema Europa”, che quelle particolari riferite ai bisogni concreti dell’ economia di prossimità, vera destinataria dell’azione pubblica e privata. Una coesione che ha trovato la sua forza nella volontà di perseguire e di giungere alla democrazia partecipativa, ossia ciò che caratterizza le forme mature di convivenza umana. Che caratterizza il futuro di un mondo globale che non può non tendere verso una tale condizione.
Una politica di coesione tesa a ridurre le disparità economiche tra le regioni dei Paesi membri, ai bisogni della prossimità, dei cittadini e dei territori, che trova sostegno nella responsabilità sociale di pensare e gestire i territori, di fronte alle prospettive economiche che le esigenze della globalizzazione richiedono sin dalle espressioni più particolari della vita e dell’agire dell’uomo. Un percorso dove le economie più ricche e quelle più svantaggiate trovano reciproco sostegno e alimento.
Il processo dell’Europa unita è proprio tutto questo: un cammino nuovo nella storia del mondo, verso un’economia di prossimità guidata da una democrazia partecipativa, come dimostrano le diverse programmazioni e relative azioni comunitarie che si sono succedute nel tempo.

Pertanto, l’articolazione del testo è stata dettata da una riflessione sulla situazione del Mezzogiorno italiano chiamato ad un ruolo chiave in termini di sviluppo per il Paese Italia, ed a fornire un importante contributo al processo di integrazione europeo.
Infine, su quale futuro per il Vecchio continente nei prossimi decenni, con un accenno finale alle metodologie di sviluppo socio-economico dei territori, fondate sui principi della democrazia partecipativa a guida dello sviluppo della economia di prossimità che caratterizza il modo di essere dei cittadini europei.
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Il presente lavoro deve le sue origini al suggerimento dell’amico Domenico Iannantuoni che mi ha sollecitato a ricordare il ruolo a cui è chiamato il Mezzogiorno italiano nel processo di integrazione europea e nello sviluppo dell’Italia nel contesto globale in cui viviamo2.Un lavoro contro lo stato attuale di maggior povertà alimentato da una politica ascara e orientata a voler continuare a mantenere tale condizione di differenza all’intero del Paese, quando addirittura incapace di porre rimedio.
L’idea, quindi, di un libro che pensi al Sud parlando dell’Unione Europea intesa come unione di persone, racconti del percorso comunitario che, dagli interessi degli Stati/Nazione, si muove verso quelli che arrivano direttamente a coloro che sono i portatori dei bisogni specifici dell’agire umano, ai bisogni di prossimità: in pratica, alle persone.
Tale percorso,che ci fa porre al centro dell’attenzione il “ben- essere” dell’uomo, nasce dalla lotta per la democrazia, di cui le grandi rivoluzioni sono state le interpreti e le fautrici, e si sviluppa nella costruzione della capacità di vivere in democrazia, per arrivare a concepire in maniera compiuta quest’ultima come forma di vita sociale.

Un percorso che i Paesi membri dell’Unione Europea hanno continuamente posto al centro dell’attenzione con il tendere in primo luogo allo sviluppo equilibrato delle diverse regioni europee, dalle più povere verso le più ricche, perché l’evoluzione democratica potesse condurre a soddisfare le esigenze della prossimità. Un processo di coesione (come viene definito) che ha alimentato sia le convergenze verso le esigenze a carattere generale relative all’insieme del “sistema Europa”, che quelle particolari riferite ai bisogni concreti dell’ economia di prossimità, vera destinataria dell’azione pubblica e privata. Una coesione che ha trovato la sua forza nella volontà di perseguire e di giungere alla democrazia partecipativa, ossia ciò che caratterizza le forme mature di convivenza umana. Che caratterizza il futuro di un mondo globale che non può non tendere verso una tale condizione.
Una politica di coesione tesa a ridurre le disparità economiche tra le regioni dei Paesi membri, ai bisogni della prossimità, dei cittadini e dei territori, che trova sostegno nella responsabilità sociale di pensare e gestire i territori, di fronte alle prospettive economiche che le esigenze della globalizzazione richiedono sin dalle espressioni più particolari della vita e dell’agire dell’uomo. Un percorso dove le economie più ricche e quelle più svantaggiate trovano reciproco sostegno e alimento.
Il processo dell’Europa unita è proprio tutto questo: un cammino nuovo nella storia del mondo, verso un’economia di prossimità guidata da una democrazia partecipativa, come dimostrano le diverse programmazioni e relative azioni comunitarie che si sono succedute nel tempo.

Pertanto, l’articolazione del testo è stata dettata da una riflessione sulla situazione del Mezzogiorno italiano chiamato ad un ruolo chiave in termini di sviluppo per il Paese Italia, ed a fornire un importante contributo al processo di integrazione europeo.
Infine, su quale futuro per il Vecchio continente nei prossimi decenni, con un accenno finale alle metodologie di sviluppo socio-economico dei territori, fondate sui principi della democrazia partecipativa a guida dello sviluppo della economia di prossimità che caratterizza il modo di essere dei cittadini europei.

Product Details

ISBN-13: 9781620954805
Publisher: BookBaby
Publication date: 03/20/2012
Sold by: Barnes & Noble
Format: eBook
Pages: 158
File size: 325 KB
Language: Italian
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