Che fare di Carl Schmitt?

Un giudizio di Karl Jaspers condensa efficacemente la questione 'Carl Schmitt': quest'ultimo, insieme a Heidegger, tentò di «prendere intellettualmente la testa del movimento nazionalsocialista». Per questo, poco più di vent'anni fa suscitò scandalo la pretesa di considerarlo come un autore destinato diventare 'un classico del pensiero politico'. Oggi, invece, la questione è molto più chiara: un autore al quale sono dedicate dozzine di volumi e articoli ogni anno è già, piaccia o no, un classico. È vero, i suoi avversari teorici – da Strauss a Löwith, da Peterson a Kojève, passando per Blumenberg, Habermas, Derrida – ne hanno discusso aspramente le tesi, spesso per respingerle: ma se oggi esiste un 'caso Schmitt' è proprio perché questo autore, insieme alle sue divagazioni naziste, ha scritto opere che sono da annoverare tra le più importanti e potenti della teoria giuridica e politica del ventesimo secolo. Alcuni concetti elaborati da Schmitt, come il nomos della terra e la costituzione come 'decisione esistenziale', e altri riformulati con originalità come il potere costituente e lo Stato di diritto 'borghese', contribuiscono a illuminare questioni fondamentali quali il rapporto tra razionalità e decisione, il radicamento delle norme giuridiche nelle istituzioni, gli effetti perversi del ritorno della morale nella politica internazionale. Jean-François Kervégan 'riparte da Carl Schmitt' in due modi: da un lato prendendone congedo quando necessario, dall'altro cogliendo i concetti che ci aiutano a reinterpretare il mondo contemporaneo, in quanto Schmitt, dalla sua posizione esterna e anche ostile nei riguardi dei presupposti delle nostre riflessioni, ci aiuta indubbiamente a formularle e affrontarle meglio.

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Che fare di Carl Schmitt?

Un giudizio di Karl Jaspers condensa efficacemente la questione 'Carl Schmitt': quest'ultimo, insieme a Heidegger, tentò di «prendere intellettualmente la testa del movimento nazionalsocialista». Per questo, poco più di vent'anni fa suscitò scandalo la pretesa di considerarlo come un autore destinato diventare 'un classico del pensiero politico'. Oggi, invece, la questione è molto più chiara: un autore al quale sono dedicate dozzine di volumi e articoli ogni anno è già, piaccia o no, un classico. È vero, i suoi avversari teorici – da Strauss a Löwith, da Peterson a Kojève, passando per Blumenberg, Habermas, Derrida – ne hanno discusso aspramente le tesi, spesso per respingerle: ma se oggi esiste un 'caso Schmitt' è proprio perché questo autore, insieme alle sue divagazioni naziste, ha scritto opere che sono da annoverare tra le più importanti e potenti della teoria giuridica e politica del ventesimo secolo. Alcuni concetti elaborati da Schmitt, come il nomos della terra e la costituzione come 'decisione esistenziale', e altri riformulati con originalità come il potere costituente e lo Stato di diritto 'borghese', contribuiscono a illuminare questioni fondamentali quali il rapporto tra razionalità e decisione, il radicamento delle norme giuridiche nelle istituzioni, gli effetti perversi del ritorno della morale nella politica internazionale. Jean-François Kervégan 'riparte da Carl Schmitt' in due modi: da un lato prendendone congedo quando necessario, dall'altro cogliendo i concetti che ci aiutano a reinterpretare il mondo contemporaneo, in quanto Schmitt, dalla sua posizione esterna e anche ostile nei riguardi dei presupposti delle nostre riflessioni, ci aiuta indubbiamente a formularle e affrontarle meglio.

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Product Details

ISBN-13: 9788858125441
Publisher: Editori Laterza
Publication date: 04/21/2016
Sold by: eDigita
Format: eBook
Pages: 256
File size: 1 MB
Language: Italian

About the Author

Jean-François Kervégan insegna Filosofia presso l'Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne. È membro senior dell'Institut Universitaire de France e vicepresidente della Società Internazionale di Studi hegeliani. I suoi interessi di ricerca si concentrano sull'idealismo tedesco (Hegel e Kant), sul tema della normatività e sulla filosofia contemporanea del diritto. Tra le sue numerose opere: Hegel, Carl Schmitt. Le politique entre spéculation et positivité (PUF 1992); Hegel et l'hégélianisme (PUF 2005); L'effectif et le rationnel. Hegel et l'esprit objectif (Vrin 2008); La raison des normes. Essai sur Kant (Vrin 2015). In Italia è in corso di pubblicazione Variazioni kelseniane.

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