La porta delle lacrime
Marion e Shiva sono gemelli identici, frutto della relazione segreta tra una giovanissima suora indiana e un impenetrabile chirurgo inglese che lavorano insieme in un ospedale missionario di Addis Abeba negli anni Cinquanta. Orfani della madre, che muore durante il parto, e abbandonati dal padre, che scompare senza dare più notizie di sé, i bambini vengono adottati da una coppia di medici indiani di stanza al Missing Hospital e crescono uniti da un'intesa fortissima, quasi paranormale, e dalla medesima passione per la medicina, sullo sfondo dell'Etiopia scossa da fermenti rivoluzionari. A dividerli però non è la politica ma la passione per la stessa donna: sconvolto, Marion lascia l'Africa per gli Stati Uniti, dove si rifugia nel lavoro di medico presso un povero ospedale del Bronx. Quando il passato ritorna - e quasi lo uccide - Marion si ritrova ad affidare la propria vita ai due uomini di cui meno si fida al mondo: il padre chirurgo che l'ha abbandonato e il fratello che lo ha tradito. Ed è proprio lui a raccontare in prima persona la storia di tutti. La scrittura limpida, puntuale, instancabile di Abraham Verghese crea tante, colorate immagini esotiche, sfondo per le storie affascinanti dei personaggi che si muovono nell'atmosfera instabile dell'Etiopia del dopoguerra; raccontando anche, con rara obiettività e onestà intellettuale, le conquiste e i fallimenti della medicina del tempo, intesa non solo come scienza che si prefigge di alleviare e curare le sofferenze umane, ma anche come missione sostenuta da un'alta tensione morale. La critica inglese e americana ha recensito con entusiasmo questo romanzo, paragonando l'autore via via a Dickens e Rushdie, a Vikram Seth e Oliver Sacks, a Khaled Hosseini e alla serie televisiva Grey's Anatomy : in realtà è difficile decidere quale narrativa abbia il sopravvento sull'altra, perché, come nei classici dell'Ottocento, Verghese si cimenta, oltre che con la medicina, con l'amore, l'abbandono, il tradimento, la redenzione, i moti rivoluzionari, le persecuzioni e le migrazioni. La Porta delle lacrime è "quell'angusto braccio di mare che separa lo Yemen e il resto dell'Arabia dall'Africa ... una sottile crepa che si allarga fino a diventare Mar Rosso per allungarsi poi a nord verso l'orizzonte". Ed è il punto d'incontro di tutti gli spostamenti, non solo fisici, dei personaggi che popolano la saga di Verghese.
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La porta delle lacrime
Marion e Shiva sono gemelli identici, frutto della relazione segreta tra una giovanissima suora indiana e un impenetrabile chirurgo inglese che lavorano insieme in un ospedale missionario di Addis Abeba negli anni Cinquanta. Orfani della madre, che muore durante il parto, e abbandonati dal padre, che scompare senza dare più notizie di sé, i bambini vengono adottati da una coppia di medici indiani di stanza al Missing Hospital e crescono uniti da un'intesa fortissima, quasi paranormale, e dalla medesima passione per la medicina, sullo sfondo dell'Etiopia scossa da fermenti rivoluzionari. A dividerli però non è la politica ma la passione per la stessa donna: sconvolto, Marion lascia l'Africa per gli Stati Uniti, dove si rifugia nel lavoro di medico presso un povero ospedale del Bronx. Quando il passato ritorna - e quasi lo uccide - Marion si ritrova ad affidare la propria vita ai due uomini di cui meno si fida al mondo: il padre chirurgo che l'ha abbandonato e il fratello che lo ha tradito. Ed è proprio lui a raccontare in prima persona la storia di tutti. La scrittura limpida, puntuale, instancabile di Abraham Verghese crea tante, colorate immagini esotiche, sfondo per le storie affascinanti dei personaggi che si muovono nell'atmosfera instabile dell'Etiopia del dopoguerra; raccontando anche, con rara obiettività e onestà intellettuale, le conquiste e i fallimenti della medicina del tempo, intesa non solo come scienza che si prefigge di alleviare e curare le sofferenze umane, ma anche come missione sostenuta da un'alta tensione morale. La critica inglese e americana ha recensito con entusiasmo questo romanzo, paragonando l'autore via via a Dickens e Rushdie, a Vikram Seth e Oliver Sacks, a Khaled Hosseini e alla serie televisiva Grey's Anatomy : in realtà è difficile decidere quale narrativa abbia il sopravvento sull'altra, perché, come nei classici dell'Ottocento, Verghese si cimenta, oltre che con la medicina, con l'amore, l'abbandono, il tradimento, la redenzione, i moti rivoluzionari, le persecuzioni e le migrazioni. La Porta delle lacrime è "quell'angusto braccio di mare che separa lo Yemen e il resto dell'Arabia dall'Africa ... una sottile crepa che si allarga fino a diventare Mar Rosso per allungarsi poi a nord verso l'orizzonte". Ed è il punto d'incontro di tutti gli spostamenti, non solo fisici, dei personaggi che popolano la saga di Verghese.
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Product Details
ISBN-13: | 9788852014321 |
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Publisher: | MONDADORI |
Publication date: | 10/07/2010 |
Sold by: | ARNOLDO MONDADORI - EBKS |
Format: | eBook |
File size: | 2 MB |
Language: | Italian |
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