La tempesta
Cura e traduzione di Guido BullaEdizione integrale con testo inglese a fronteVero archetipo della cultura moderna, La tempesta, forse l’ultima opera scritta per intero da Shakespeare, è uno scrigno di significati. Grazie alla sua consuetudine con le pratiche di magia, Prospero, duca di Milano esiliato su un’isola deserta insieme alla candida figlia Miranda, riesce a vendicarsi dell’usurpatore, suo fratello Antonio, e del suo complice Alonso re di Napoli. Avversato dal subumano Caliban, servo diabolico e deforme, ma assecondato da Ariel, delicato spirito dell’aria, Prospero riprende infine il proprio ducato. Il matrimonio tra Miranda e Ferdinando, figlio di Alonso, stende un velo di riconciliazione sulla vicenda. Eterea come l’essenza di Ariel, profonda come la saggezza di Prospero, la commedia cela dietro la trama fiabesca una stupefacente ricchezza di spunti e motivi. Innumerevoli le interpretazioni critiche (d’impostazione filosofica, politica, religiosa, psicoanalitica, postcoloniale, neostoricistica, di gender…) che l’opera continua a suscitare. Ma forse La tempesta è “solo” la splendida favola della virtù, intesa come bellezza, integrità morale e generosità, che lotta contro la cattiveria e la volgarità. Nella recente versione cinematografica di Julie Taymor (2010) l’interpretazione di un Prospero al femminile è affidata al premio Oscar Helen Mirren.«Lo stesso immenso globo e quello che contiene,Sì, tutto andrà dissolto, e, come lo spettacoloIncorporeo che abbiam visto svanire,Non lascerà uno strascico di nuvole.Siamo della materia di cui son fatti i sogni,Ed è cinta da un sonno la nostra vita piccola.» William Shakespearenacque a Stratford on Avon nel 1564. Nel 1592 era già conosciuto come autore di teatro e fra il 1594 e il 1595 vennero rappresentati almeno quattro suoi drammi. Fece parte dell’importante compagnia del Lord Ciambellano, che godette di ininterrotto favore a Corte prendendo sotto Giacomo i il nome di King’s Men. Morì a Stratford nel 1616. La Newton Compton ha pubblicato le opere di Shakespeare in volumi singoli e nel volume unico Tutto il teatro.
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La tempesta
Cura e traduzione di Guido BullaEdizione integrale con testo inglese a fronteVero archetipo della cultura moderna, La tempesta, forse l’ultima opera scritta per intero da Shakespeare, è uno scrigno di significati. Grazie alla sua consuetudine con le pratiche di magia, Prospero, duca di Milano esiliato su un’isola deserta insieme alla candida figlia Miranda, riesce a vendicarsi dell’usurpatore, suo fratello Antonio, e del suo complice Alonso re di Napoli. Avversato dal subumano Caliban, servo diabolico e deforme, ma assecondato da Ariel, delicato spirito dell’aria, Prospero riprende infine il proprio ducato. Il matrimonio tra Miranda e Ferdinando, figlio di Alonso, stende un velo di riconciliazione sulla vicenda. Eterea come l’essenza di Ariel, profonda come la saggezza di Prospero, la commedia cela dietro la trama fiabesca una stupefacente ricchezza di spunti e motivi. Innumerevoli le interpretazioni critiche (d’impostazione filosofica, politica, religiosa, psicoanalitica, postcoloniale, neostoricistica, di gender…) che l’opera continua a suscitare. Ma forse La tempesta è “solo” la splendida favola della virtù, intesa come bellezza, integrità morale e generosità, che lotta contro la cattiveria e la volgarità. Nella recente versione cinematografica di Julie Taymor (2010) l’interpretazione di un Prospero al femminile è affidata al premio Oscar Helen Mirren.«Lo stesso immenso globo e quello che contiene,Sì, tutto andrà dissolto, e, come lo spettacoloIncorporeo che abbiam visto svanire,Non lascerà uno strascico di nuvole.Siamo della materia di cui son fatti i sogni,Ed è cinta da un sonno la nostra vita piccola.» William Shakespearenacque a Stratford on Avon nel 1564. Nel 1592 era già conosciuto come autore di teatro e fra il 1594 e il 1595 vennero rappresentati almeno quattro suoi drammi. Fece parte dell’importante compagnia del Lord Ciambellano, che godette di ininterrotto favore a Corte prendendo sotto Giacomo i il nome di King’s Men. Morì a Stratford nel 1616. La Newton Compton ha pubblicato le opere di Shakespeare in volumi singoli e nel volume unico Tutto il teatro.
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Cura e traduzione di Guido BullaEdizione integrale con testo inglese a fronteVero archetipo della cultura moderna, La tempesta, forse l’ultima opera scritta per intero da Shakespeare, è uno scrigno di significati. Grazie alla sua consuetudine con le pratiche di magia, Prospero, duca di Milano esiliato su un’isola deserta insieme alla candida figlia Miranda, riesce a vendicarsi dell’usurpatore, suo fratello Antonio, e del suo complice Alonso re di Napoli. Avversato dal subumano Caliban, servo diabolico e deforme, ma assecondato da Ariel, delicato spirito dell’aria, Prospero riprende infine il proprio ducato. Il matrimonio tra Miranda e Ferdinando, figlio di Alonso, stende un velo di riconciliazione sulla vicenda. Eterea come l’essenza di Ariel, profonda come la saggezza di Prospero, la commedia cela dietro la trama fiabesca una stupefacente ricchezza di spunti e motivi. Innumerevoli le interpretazioni critiche (d’impostazione filosofica, politica, religiosa, psicoanalitica, postcoloniale, neostoricistica, di gender…) che l’opera continua a suscitare. Ma forse La tempesta è “solo” la splendida favola della virtù, intesa come bellezza, integrità morale e generosità, che lotta contro la cattiveria e la volgarità. Nella recente versione cinematografica di Julie Taymor (2010) l’interpretazione di un Prospero al femminile è affidata al premio Oscar Helen Mirren.«Lo stesso immenso globo e quello che contiene,Sì, tutto andrà dissolto, e, come lo spettacoloIncorporeo che abbiam visto svanire,Non lascerà uno strascico di nuvole.Siamo della materia di cui son fatti i sogni,Ed è cinta da un sonno la nostra vita piccola.» William Shakespearenacque a Stratford on Avon nel 1564. Nel 1592 era già conosciuto come autore di teatro e fra il 1594 e il 1595 vennero rappresentati almeno quattro suoi drammi. Fece parte dell’importante compagnia del Lord Ciambellano, che godette di ininterrotto favore a Corte prendendo sotto Giacomo i il nome di King’s Men. Morì a Stratford nel 1616. La Newton Compton ha pubblicato le opere di Shakespeare in volumi singoli e nel volume unico Tutto il teatro.

Product Details

ISBN-13: 9788854129443
Publisher: Newton Compton Editori
Publication date: 03/04/2011
Series: eNewton Classici
Sold by: Newton Compton
Format: eBook
File size: 413 KB
Language: Italian

About the Author

About The Author
No writer will ever equal William Shakespeare's influence on the English language. Born in 1564 in Stratford-upon-Avon, England, "The Bard" was an actor and playwright who had staged his own shows in London by 1592. Though little is known about his early life, he forsooth proved himself a virtuoso for the ages. Expanding the boundaries of the English language, Shakespeare penned dozens of plays -- from enduring tragedies like Romeo and Juliet, Hamlet and Othello, to bawdy comedies like A Midsummer Night's Dream -- plus more than 150 sonnets during his towering career. He shuffled off this mortal coil in 1616, but more than half a millennium later, his works are still read and produced around the world, including at a modern thatched-roof reconstruction of his troupe's Globe Theatre in London.
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