Tangenziali: Due viandanti ai bordi della città

«Uno scrittore di razza. Un umorismo poetico, trasognato e irresistibile. Da non perdere.»
Giancarlo De Cataldo

«Uno scrittore imprevedibile, acuto e di grande godibilità letteraria.»
la Repubblica

«Biondillo divaga cercando l’anima delle cose. Colora di leggenda il grigio delle periferie... Appassiona, diverte, poi, dopo tutto, finisce. Senza fretta, d’un fiato.»
Corriere della Sera

«Biondillo ha il dono di una scrittura fluida e sicura, che, unita a un autentico interesse per i problemi della società contemporanea, gli permette di narrare con intensità e ironia efferati delitti, ordinarie prevaricazioni, umanissime debolezze.»
Panorama

Milano sta cambiando. Archiviata dolorosamente quella «da bere» del rampantismo anni Ottanta, la città si sta trasformando da capitale della moda e della finanza a moderna metropoli multietnica che ambisce a un ruolo sempre più centrale nella cultura europea e occidentale. Primo passo in questa direzione l’Expo del 2015, in grado di convogliare sul capoluogo lombardo l’attenzione del mondo intero. Esistono molti modi per conoscere una città, e molti modi per raccontarla: Gianni Biondillo e Michele Monina, il primo milanese di nascita e il secondo d’adozione, entrambi appassionati di psicogeografia, decidono di intraprendere insieme un viaggio programmatico. Un pellegrinaggio attorno alla città, camminando in un territorio dimenticato dai viaggiatori abituali. Seguendo il margine delle tangenziali di Milano, usato come una sorta di filo d’Arianna, i due scrittori cercano di mappare la città a partire dai suoi bordi sfrangiati, finendo per scrivere un libro in cui il viaggio da raccontare è uno solo, ma i racconti di viaggio sono due, come due sono gli sguardi, i vissuti, le voci. Tra nutrie morte al bordo della strada, statue di Mao Tse-tung in marmo bianco, ex combattenti ustascia finiti a fare i carrozzieri, ragazzine rom stese sul letto della propria roulotte ad ascoltare musica, Biondillo e Monina mettono in scena luoghi, personaggi, aneddoti, traiettorie sghembe, vie d’acqua, cantieri in corso, polaroid di periferie, suggestioni psicogeografiche, appunti di fisiognomica cittadina, materiali vari raccolti durante i lunghi tragitti, tutti percorsi rigorosamente a piedi. Potevano stupirvi con effetti speciali. Lo hanno fatto.

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Tangenziali: Due viandanti ai bordi della città

«Uno scrittore di razza. Un umorismo poetico, trasognato e irresistibile. Da non perdere.»
Giancarlo De Cataldo

«Uno scrittore imprevedibile, acuto e di grande godibilità letteraria.»
la Repubblica

«Biondillo divaga cercando l’anima delle cose. Colora di leggenda il grigio delle periferie... Appassiona, diverte, poi, dopo tutto, finisce. Senza fretta, d’un fiato.»
Corriere della Sera

«Biondillo ha il dono di una scrittura fluida e sicura, che, unita a un autentico interesse per i problemi della società contemporanea, gli permette di narrare con intensità e ironia efferati delitti, ordinarie prevaricazioni, umanissime debolezze.»
Panorama

Milano sta cambiando. Archiviata dolorosamente quella «da bere» del rampantismo anni Ottanta, la città si sta trasformando da capitale della moda e della finanza a moderna metropoli multietnica che ambisce a un ruolo sempre più centrale nella cultura europea e occidentale. Primo passo in questa direzione l’Expo del 2015, in grado di convogliare sul capoluogo lombardo l’attenzione del mondo intero. Esistono molti modi per conoscere una città, e molti modi per raccontarla: Gianni Biondillo e Michele Monina, il primo milanese di nascita e il secondo d’adozione, entrambi appassionati di psicogeografia, decidono di intraprendere insieme un viaggio programmatico. Un pellegrinaggio attorno alla città, camminando in un territorio dimenticato dai viaggiatori abituali. Seguendo il margine delle tangenziali di Milano, usato come una sorta di filo d’Arianna, i due scrittori cercano di mappare la città a partire dai suoi bordi sfrangiati, finendo per scrivere un libro in cui il viaggio da raccontare è uno solo, ma i racconti di viaggio sono due, come due sono gli sguardi, i vissuti, le voci. Tra nutrie morte al bordo della strada, statue di Mao Tse-tung in marmo bianco, ex combattenti ustascia finiti a fare i carrozzieri, ragazzine rom stese sul letto della propria roulotte ad ascoltare musica, Biondillo e Monina mettono in scena luoghi, personaggi, aneddoti, traiettorie sghembe, vie d’acqua, cantieri in corso, polaroid di periferie, suggestioni psicogeografiche, appunti di fisiognomica cittadina, materiali vari raccolti durante i lunghi tragitti, tutti percorsi rigorosamente a piedi. Potevano stupirvi con effetti speciali. Lo hanno fatto.

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Giancarlo De Cataldo

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«Biondillo divaga cercando l’anima delle cose. Colora di leggenda il grigio delle periferie... Appassiona, diverte, poi, dopo tutto, finisce. Senza fretta, d’un fiato.»
Corriere della Sera

«Biondillo ha il dono di una scrittura fluida e sicura, che, unita a un autentico interesse per i problemi della società contemporanea, gli permette di narrare con intensità e ironia efferati delitti, ordinarie prevaricazioni, umanissime debolezze.»
Panorama

Milano sta cambiando. Archiviata dolorosamente quella «da bere» del rampantismo anni Ottanta, la città si sta trasformando da capitale della moda e della finanza a moderna metropoli multietnica che ambisce a un ruolo sempre più centrale nella cultura europea e occidentale. Primo passo in questa direzione l’Expo del 2015, in grado di convogliare sul capoluogo lombardo l’attenzione del mondo intero. Esistono molti modi per conoscere una città, e molti modi per raccontarla: Gianni Biondillo e Michele Monina, il primo milanese di nascita e il secondo d’adozione, entrambi appassionati di psicogeografia, decidono di intraprendere insieme un viaggio programmatico. Un pellegrinaggio attorno alla città, camminando in un territorio dimenticato dai viaggiatori abituali. Seguendo il margine delle tangenziali di Milano, usato come una sorta di filo d’Arianna, i due scrittori cercano di mappare la città a partire dai suoi bordi sfrangiati, finendo per scrivere un libro in cui il viaggio da raccontare è uno solo, ma i racconti di viaggio sono due, come due sono gli sguardi, i vissuti, le voci. Tra nutrie morte al bordo della strada, statue di Mao Tse-tung in marmo bianco, ex combattenti ustascia finiti a fare i carrozzieri, ragazzine rom stese sul letto della propria roulotte ad ascoltare musica, Biondillo e Monina mettono in scena luoghi, personaggi, aneddoti, traiettorie sghembe, vie d’acqua, cantieri in corso, polaroid di periferie, suggestioni psicogeografiche, appunti di fisiognomica cittadina, materiali vari raccolti durante i lunghi tragitti, tutti percorsi rigorosamente a piedi. Potevano stupirvi con effetti speciali. Lo hanno fatto.


Product Details

ISBN-13: 9788823509290
Publisher: Guanda
Publication date: 04/17/2014
Sold by: GeMS
Format: eBook
Pages: 320
File size: 11 MB
Note: This product may take a few minutes to download.
Language: Italian

About the Author

Gianni Biondillo (Milano, 1966), architetto e scrittore, fa parte della redazione di Nazione Indiana ed è docente presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio. Presso Guanda sono usciti Per cosa si uccide, Con la morte nel cuore, Per sempre giovane, Il giovane sbirro, Metropoli per principianti, Nel nome del padre, I materiali del killer, Strane storie, Cronaca di un suicidio, Il mio amico Asdrubale, Nelle mani di Dio, L’Africa non esiste e L’incanto delle sirene. Sempre per Guanda, Biondillo ha curato l’antologia di racconti Pene d’amore; ha scritto con Severino Colombo Manuale di sopravvivenza del padre contemporaneo e con Michele Monina Tangenziali. Scrive per il cinema e la televisione, pubblica regolarmente su quotidiani e riviste nazionali. I materiali del killer ha vinto nel 2011 il Premio Scerbanenco e il Prix Violeta Negra nel 2014.
Michele Monina è nato ad Ancona nel 1969 e vive e lavora a Milano. Scrittore, autore tv e critico musicale, ha pubblicato oltre sessanta volumi, tra gli altri, presso Rizzoli: Vasco. La Biografia (2007), Ultimo stadio (2008), Saghe mentali, con Caparezza (2008); presso Tropea: Vasco chi? (2004), Costantino e l’Impero, con Giuseppe Genna (2005); presso Mondadori: God less America, con Cristina Donà (2003); presso Castelvecchi la prima biografia al mondo di Lady Gaga.
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